La “latent class analysis” aiuta ad identificare i differenti trend di sensibilizzazione
La sensibilizzazione allergica rappresenta un importante fattore di rischio per l’asma. La presenza di sensibilizzazione in bambini asmatici potrebbe influenzare lo sviluppo della malattia e, in aggiunta, gli specifici gruppi di allergeni ai quali i bambini sono sensibili potrebbero determinare esiti differenti.
In un recente studio su 332 bambini (196 asmatici) di età 7-8 anni, Chen et al. hanno provato ad identificare i differenti trend di sensibilizzazione allergica per 26 comuni allergeni, utilizzando un modello statistico avanzato chiamato “latent class analysis”. L’assunzione sottostante a questi modelli è che chiascun bambino appartiene a una sottogruppo ignoto (latente), dove i differenti sottogruppi sono caratterizzati da diversi tassi di prevalenza per le variabili (categoriali) incluse nel modello. Le stime del modello consistono in:
1- un vettore di probabilità di appartenere a ciascuna classe (che sommeranno a 1) per ciascun soggetto: si assume quindi che ciascun soggetto appartenga al gruppo associato alla maggiore probabilità;
2- le distribuzioni (tassi di prevalenza) delle variabili categoriali in ciascuna classe, solitamente usate per descrivere e assegnare un nome a ciascuna classe.
Nel lavoro di Chen et al. sono state identificate 4 classi: “low risk of sensitization” (bassi tassi di sensibilizzazione per tutti gli allergeni), “indoor” (elevati tassi di sensibilizzazione agli allergeni indoor) e due classi “pollen and indoor 1 and 2” (elevati tassi sia per i pollini che per gli allergeni indoor).
Gli autori concludono sottolineando che lo studio di “pattern” di sensibilizzazione può essere più utile rispetto allo studio di un singolo allergene o delle IgE totali in relazione all’asma.
FONTE: CHEN, Qixuan, et al. Allergic sensitization patterns identified through latent class analysis among children with and without asthma. Annals of Allergy, Asthma & Immunology, 2016, 116.3: 212-218.
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